Come isola
Fragile l’ ora
scorre
in acqua sotterranea
e terra erba germogli
si fa,
in un sospiro
crea ricrea circoli nitidi
in giri concentrici s’ avvolge
si srotola poi e lunga si dipana
lingua di fiamma crepita e arde
fulminea scatta e l’ attimo travolge
futuro è già che incalza e preme e grida
colpi batte alla porta, il silenzio scardina
- gira la ruota insieme
all’ ora che furtiva
si defila -
e sto come isola persa
alle correnti,
in attesa del tocco
che al piede imprima il passo,
ma è sera ormai e lento
è il battito
lento, così lento
mentre l’ ora corre
e grani di corallo
infila, monili
come domani,
pesanti al collo,
preziosi di
fredda luce
che il vetro riflette
convessa
e fastidioso
l’ occhio coglie
in un battito di ciglia.
Due ‘tempi’ così diversi nella tua poesia, daniela. Direi, ‘andante con brio’ nella prima parte e poi, dopo il giro della ruota, ‘lento’, quasi ‘grave’. Questo mi ha colpito alla prima lettura, ma ci voglio tornare su domani. Sicuramente, una poesia interessante, da leggere più volte.
dic 4th, 2008 at 23:14
No, non è ‘grave’. ‘Lento’ sì, con una punta di tedio.
dic 4th, 2008 at 23:19
proprio così: allora ci sono riuscita davvero a dare il ritmo che sentivo!
Thanks…
dic 4th, 2008 at 23:22
Ho inteso così, la poesia, daniela.
Comunque la si guardi, la vita di ciascuno è una storia a sè e, alla fine, è una storia di solutudine. Ognuno è solo con se stesso e, prima o poi, deve fare i conti con se stesso. Nei primi decenni della vita, sembra esserci un grande movimento, attorno a quest’isola: “giri concentrici s’ avvolge/si srotola poi e lunga si dipana/lingua di fiamma crepita e arde”. Ad un certo punto, l’isola comincia ad andare alla deriva, manca il “tocco/che al piede imprima il passo”. Tutto rallenta, tranne il tempo. Anche i domani a volte, quelli che restano, appaiono pesanti e forse tediosi.
Mi piace trovare chiavi di lettura plausibili, delle poesie … anche se, spesso sono fuori strada, alla fine. Un bel componimento, Daniela. Complimenti.
dic 5th, 2008 at 11:43
Come si diceva poco fa, cara Rose, la tua lettura è, in questo caso, non solo plausibile, ma anche “esatta”: hai centrato il mio pensiero.
))
dic 5th, 2008 at 18:08