Vorrei
Io sbircio il sogno dall’ angolo stretto
dove sto conficcata, spalle al muro e
nessun rimando d’ azzurro
sbircio il sogno dalla fessura fra le stecche della veneziana
storta e corrosa da anni di inferno e di smog
vorrei volare nel sogno
sospeso e rimanere al caldo
nel suo alone invitante
nel suo ventre rovente
di lunghi sussulti interiori,
a occhi spalancati, per non perdermi niente
a occhi spalancati per saper domani
ritrovar la strada che al sogno
conduce,
io, ostaggio di quotidiana follia.
Il sogno come evasione dalla quotidiana follia.
Non sempre, però il sogno è la “way out” dalla realtà … a volte la rappresenta, esasperandone gli aspetti più angosciosi.
Accettato il presupposto, comunque, mi piace questo tuo ‘sbirciare il sogno’, come se fosse una preda, un premio ambito di cui godere ‘ad occhi spalancati, senza perdersi niente’.
dic 9th, 2008 at 12:55
leggo due momenti diversi, c’è una tensione, quasi un combattimento tra quello “sbirciare il sogno” e poter volare in esso
una poesia molto bella Daniela,elina
dic 9th, 2008 at 13:01
Il sogno può essere un appiglio. Credo. Un aiuto. A volte un sostegno.
Grazie, rose: sei preziosa!
dic 9th, 2008 at 17:31
Ciao, elina! mi fa piacere trovarti qui! Grazie per la visita e per la “compagnia”
))
dic 9th, 2008 at 17:32