Sfida
Fotografia da: http://www.reteblu.org
grembo di madre
fiorito di spine
culla del dare
amore gratuito
la sabbia fra le dita
il calore lungo le vene
le mani brune
nell’ oro del giorno a
stendere frammenti di tempo
immemorabili
il pane impastando del seme
riposto al sicuro
a dita aperte palmo rosato
un respirar d’ acqua nel palmeto
miraggio di luce
di lunghi tempi notturni
solcati da rapidi fulmini
saettanti fulgori sottratti
alla mente abbrividita
da tortuosi avvolgenti
scenari
grembo di madre che sa
di lucide
aurore infinite,
sfida
l’ orrido sprofondo
dove l’ occhio si perde
e accecato s’ aggira
tastando la strada
in gesti estremi
provando
pareti rupestri,
la via d’ uscita
cercando.
La sfida infinita.
Mi pare tu abbia descritto le condizioni drammatiche in cui, in diversi paesi, tutt’oggi avvengono molti parti. E’ una sfida che le donne vivono e vincono spesso in solitudine. In certi villaggi, addirittura, la gente si assiepa attorno al marito che finge le doglie e lo consola, mentre la moglie, si arrangia da sola, dietro qualche cespuglio, lontano dagli occhi di tutti. Ecco, a me ‘ste robe mi mettono una rabbia!!! Perchè quel particolare aspetto di quella cultura andrebbe salvaguardato?
Ma per favore!
Scusami daniela, la tua poesia è bellissima.
mar 1st, 2009 at 15:46
una sfida che affonda nei millenni, una sfida che la maternità scaglia da sempre a tutto ciò che attenta all’esistenza, una sfida che trasforma la precarietà dell’essere in speranza del vivere.
In ogni teatro tragico del mondo.
f
mar 1st, 2009 at 19:35
Grazie Rose, grazie Franco.
Sì, Rose, la sostanza è un po’ drammatica e non solo, per come la sento, a causa del momento, spesso pericoloso, come giustamente fai notare, della nascita, ma anche per quello che la maternità – grembo di madre, comporta: non si smette mai di lottare con le unghie e con i denti. Si continua a “generare” ogni giorno, dopo il parto e la sfida è continua.
mar 1st, 2009 at 21:25
Se solo decidessimo d’essere noi donne, tutte, grembo di madre non solo per i figli ma anche per le donne. Sarebbe un urlo infinito, sarebbe finito il ghetto.
Grazie Daniela, piaciuta tanto.
clelia
mar 11th, 2009 at 15:47
Sì, sono con te: “sarebbe un urlo infinito”…
Grazie, Clelia.
mar 11th, 2009 at 18:54