Utente | Messaggio |
16:55 26 novembre 2009
| Carmen
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| Ospite
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Mi trovo in una sala grande seduta sulla mia piccola sedia davanti ad una commissione medica. Aspetto sentenza. Mi dicono qualcosa. I visi sono grevi ed io non comprendo. Sono quasi sorda. Guardo, smarrita, occhi. Occhi sconosciuto. Occhi freddi.
Vicino a me l’assistente sociale muove le labbra, sta parlando. Dice qualcosa a quegli occhi. Deve essere qualcosa di serio. E non sento il lieve rumore della forcina, quando cade per terra dai miei capelli. Dopo un po’, quegli occhi diventano mani. Scrivono qualcosa su un grande foglio. Lo girano verso di me e leggo:
AMPUTAZIONE DEL SENO SINISTRO. LEI HA UN CANCRO
Sono sempre stata sana io, mai ho sofferto di malattie, nemmeno di quelle dei bambini quando ero piccola . Non conosco il male. Tanto meno il male che non fa male, ma che se sta lì in sordina.
L’assistente sociale mi stringe la mano. Voglio parlare anch’io, ma le parole mi muoiono in bocca. Qualcosa di bagnato riga il mio viso, mi asciugo con il dorso dell’altra mano e in fine con un filo di voce riesco coraggiosamente a dire che: “se fosse possibile togliere solo una parte del seno, piccola o grande non importa quanto, ma lasciate che la vita penda ancora dal mio petto. A voi la scelta”. Loro mi rispondono che se vita si è ammalata gravemente bisogna tagliare la parte malata per darle respiro. Respiro. La mia vita vuole respirare. Ha finito di gridare.
…
L’indomani esco più povera dalla sala operatoria. Mi è stato tolto tutto. Ricordi e dolori insieme alle gioie. Non ho il coraggio di specchiarmi. E c’è un silenzio di cloroformio nella stanza che emana un odore di varechina. Guardo le tende delle finestre in tinta con la coperta del letto e, nonostante tutto, riesco a percepire un suono lontano che si avvicina. E’ la Paloma. La mia Paloma che scuote le tende, viene per musicarmi. C’è una cartella ai piedi del mio letto. Dentro la cartella c’è un foglio. Leggo la biopsia della mia vita. Leggo: vento pioggia alberi nudi che gridano al cielo, amori e fatica. Dolori. E poche virgole, le gioie. C’è scritto di una donna che ammanta il mondo con lo sguardo. Guarda e non conosce emozioni. Vede due fanciulle, sono sorelle. Che io ho allattato con le mie mammelle. Ma ora ne ho una sola. Si abituerà il corpo a quel vuoto, così come si è abituata l’anima al suo. Tutto della vita passa. E’ un po’ come le foglie quando si staccano dai rami per diventare a loro volta concime per altra vita. E’ questione di abitudine, di esercizio mentale, di tempo.
Alla porta appare un’infermiera che mi porta la medicina. Vestita così di bianco, mi sembra un angelo che ha perso le sue ali.
***
Dedicata a mia madre, con quel grande amore con cui mi ha allevata. Ha saputo farmi crescere con dei valori in cui credo e che, a mia volta, ho cercato di trasmettere alle mie figlie e con l'infinita gratitudine per non avermi mai rimproverata la mia assenza. Ma siamo tutte e due così legate da quell'amore, e dal costante pensiero, che va oltre il tempo e la distanza.
Buona lettura.
Carmen
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17:13 26 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Resa del dramma in una prosa che sa di poesia, che si fa poesia. Storia di dolore e di forza. Storia d' amore. Un "pezzo" sentito, umano e molto molto bello. Ti ringrazio, Carmen.
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19:54 26 novembre 2009
| Elina
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| Ospite
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una prosa che si fa testimonianza di forza, di coraggio, di voglia di lottare
una pagina che rivive il dolore illuminandolo con la dolcezza di una dedica infinita
grazie Carmen
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20:54 26 novembre 2009
| Rose
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| Ospite
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Cara Carmen, vorrei dirti che da quando sei giunta tra noi, il forum si è arricchito di una voce straordinaria che ha portato grazia e bellezza. Anche questa pagina è una prova non solo del grande dono che hai della scrittura e della capacità di esprimere ogni emozione della vita (persino la più triste) in modo poetico, ma anche della ricchezza e forza del tuo animo. Grazie di cuore. 
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22:41 26 novembre 2009
| sandra
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| Ospite
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Non ho parole, Carmen. Bravissima! 
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22:55 26 novembre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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concordo completamente con Rose: voce straordinaria la tua, Carmen. Complimenti.
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10:41 27 novembre 2009
| Carmen
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| Ospite
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Ve l'ho detto che mi trovo bene qui, no? e se non ve l'ho detto lo dico adesso (la memoria incomincia a tradirmi…), perché mica pubblico questo testo dappertutto.
Perciò, sono io a ringraziare voi, belle anime.
A presto !
Carmen
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14:23 27 novembre 2009
| Rose
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| Ospite
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E' la prima cosa che ho pensato, Carmen, che stessi dando prova di grande fiducia, proponendoci questa pagina così intima e privata. 
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14:41 27 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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che mi trovo bene qui
ciò che scrivi è, Carmen, tanto gratificante per me (e per gli altri, ovviamente), più di quanto tu possa pensare…
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