

….e alla fine vince sempre lei, quella che entra senza permesso.
All'inizio neanche te ne accorgi che c'è, perché è furba e fa finta di essere timida, poi man mano che passa il tempo si mette più comoda, incomincia a sentirsi a suo agio e lascia segni un po' ovunque.
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Quella Signora vorrebbe fare da padrona in casa mia e cambiarmi come dice lei, adesso vorrebbe anche il mio spirito ma non le riesce molto bene, perché quello è fatto a modo suo e nessuno è mai riuscito a piegarlo, nemmeno l'amore e la morte, figuriamoci se ci riesce lei! Io so che non se ne andrà via facilmente – c'è ancora molto da fare con me – e allora, visto che dobbiamo comunque convivere, tanto vale la pena andare d'amore e d'accordo. Infatti, se ci penso bene, lei sa essere perfino affascinante e il suo lavoro porta delle conseguenze benefiche.
Incomincerò, intanto, a cercare una buona palestra e ci saranno tanti sabato sere per la danza, certo adesso devo fare una certa selezione dei locali: addio alle discoteche che non mi divertono più, ora preferisco andare per le tangherie, il gusto della musica si è raffinata, amo il jazz ed il blues e canzoni, preferibilmente cantate in lingua francese. Farò conoscenza con un buon dietologo, si sa che lei tenta a farti ingrassare; peserò la pasta e anche il pane e poco vino a tavola, anzi se lo elimino è pure meglio; ci saranno le visite mediche di controllo, il valore del colesterolo, la mammografia, il paptest, etc., rincomincerò a viaggiare – negli ultimi anni sono stata troppo ferma – e m'iscriverò in qualche circolo culturale.
Ultimamente poi mi sono accorta di un fatto curioso: di me s'innamorano uomini più giovani, questo mi ha fatto riflettere molto, anzi moltissimo, mi ha messa addirittura in allarme.
Qui due sono le cose, o io sembro troppo giovane per la mia età – e allora lei sta perdendo le staffe – oppure è proprio questo il suo giuoco, ma l'importante è che non m'innamoro io. Ecco, che lei sorridi trionfante, si crede che io ho raggiunto la pace dei sensi, ma lei non sa che a me piace amare, alla faccia della sua risata!
Quando i miei pretendenti mi chiedono l'età io dico “anta” non perché me ne vergogno, anzi “anta” è una bella età, può significare quaranta cinquanta sessanta ottanta e pure novanta.
Lascio libera scelta al mio cavaliere, in fondo sono una donna generosa.
In conclusione, ho ancora da fare molto prima di riconoscermi in lei davanti allo specchio.
Mia cara Vecchiezza ti dirò che, solo il giorno che diventerò una brava signora saggia potrai dichiararti vincitrice.
Per ora, per quanto mi riguarda, ho l'intenzione assoluta di godermi pienamente tutti i bagliori delle follie di questo mondo.
Carmen (donna senza età)
Nota:
vecchio racconto che ripropongo
per chi non l'avesse letto e che
nessuno si offenda, spero.